Difficile riassumere questi due giorni di studio e confronto con Benedetto Farina che ha tenuto per i nostri soci il seminario “la clinica dell’attaccamento traumatico”.
La riflessione è partita dalla storia relativamente recente del trattamento trauma in Italia che ha visto fiorire negli ultimi anni una crescente quantità di approcci e tecniche; allo stato attuale è però chiaro a tutti il bisogno di mettere a fuoco alcuni aspetti della clinica del trauma che rischiano di portare a semplificazioni riduttive e confusione nell’uso di alcuni termini, come quello di dissociazione, sui cui il dibattito è ancora aperto.
La strada per il confronto che Benedetto Farina ha tracciato è stata ricca di ricerche sulla neurobiologia del trauma e analisi di dati scientifici in cui si evidenzia come il fattore di rischio per lo sviluppo di politraumatizzazione sia il neglect che rappresenta il 75% delle forme di maltrattamento infantile (the Child Maltratment Report, 2019).
In queste due giornate di incontro tra ricerca e clinica si è riflettuto sul concetto di attaccamento traumatico, non come diagnosi clinica, ma come condizione patogenetica generale che dovrebbe essere preso in considerazione dai clinici perché peggiora la prognosi e rende la terapia molto più difficile a causa dell’ implicito che si muove nella relazione terapeutica.
La discussione è stata ricca e veramente nutritiva, anche sul tema caro ad AISTED: la dissociazione. É una definizione utilizzata per indicare fenomeni diversi di cui è bene conoscere a fondo le differenze e i processi, anche per individuare l'intervento terapeutico più adatto.
I soci AISTED possono trovare nell'area riservata il materiale che Benedetto Farina ha condiviso durante il seminario e ha messo a nostra disposizione.
Su State Of Mind potete anche trovare un articolo di report dal seminario!