AISTED TALK ABOUT: ciclo di conversazioni su Trauma e Dissociazione.
Organizzato dal GRUPPO DI INTERESSE SULLA PSICOPATOLOGIA
Coordinatori: Costanzo Frau, Raffaele Avico
Gli incontri nascono dalle riflessioni del Gruppo Ricerca e intendono aprire un confronto, con l'intervento di esperti e studiosi del settore, per costruire una visione più chiara della patogenetica della dissociazione e del trauma.
Partendo dai riferimenti teorici dei precursori della moderna psicotraumatologia come Janet, passando attraverso i contributi di Porges con la Teoria Polivagale, gli studi della dissociazione strutturale della personalità di Van Der Hart, la disorganizzazione dell'attaccamento di Liotti, fino alla prospettiva neo-jacksoniana, durante i diversi incontri cercheremo di mettere insieme e integrare alcuni aspetti teoretici, per esplorare e approfondire questo tema così ricco e complesso.
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Lunedì 16 Ottobre ore 19.00 online
"ATTUALITA' DI PIERRE JANET" con Giuseppe Craparo
Intervista a Giuseppe Craparo sul tema Janet, trauma e dissociazione. Questo incontro ruoterà intorno all’opera di Pierre Janet, autore obbligatorio per chi si interessi di trauma, sopravvivenza a traumi emotivi, disturbi dissociativi. Pierre Janet può essere considerato il padre dell’attuale psicotraumatologia, la quale trae da esso molteplici linee-guida e spunti, prima di tutto l’approccio trifasico alla sindrome post traumatica. L’approccio trifasico, di derivazione janettiana, è un canovaccio operativo usato in psicotraumatologia per approcciare le sindromi dissociative e post traumatiche, basato su tre momenti: stabilizzazione, lavoro sulle memorie traumatiche, integrazione. Dobbiamo a Janet, insieme ad altri, modalità alternative di interpretazione del disturbo isterico per come fu concettualizzato agli “inizi”, una concettualizzazione gerarchica della mente nel suo funzionamento -attualissima-, un lavoro sostanziale sull’automatismo psicologico, e molto altro. Lo stesso Craparo ne ha scritto all’interno del fondamentale volume Riscoprire Pierre Janet. In ultimo, va ricordato l’impatto che Janet ebbe su uno dei più grandi psicoterapeuti italiani: Giovanni Liotti.
Giovedì 16 Novembre ore 19.00 online
"LA DISORGANIZZAZIONE DELL'ATTACCAMENTO COME PRECURSORE DI STATI DISSOCIATIVI: IL PENSIERO DI LIOTTI" con Antonio Onofri
In un articolo del 1992 Liotti ipotizzò per la prima volta un collegamento tra attaccamento disorganizzato (DA) e sintomi dissociativi dove l’AD rappresenta un potente predittore della dissociazione più di quanto lo siano i successivi traumi (Liotti, 1992). In effetti, i comportamenti contraddittori tipici dei bambini con disorganizzazione facevano ripensare a diverse manifestazioni sintomatologiche osservate in pazienti adulti. Successivamente alcuni studi longitudinali hanno supportato questa ipotesi (Dutra et al. 2009; Carlson et al. 1997). Sebbene uno studio più recente non abbia supportato il collegamento tra disorganizzazione e dissociazione (Haltigan & Roisman, 2015) la teoria mantiene la sua solidità.
Un importante contributo arriva anche dallo studio dei sistemi motivazionali, il loro ruolo nel spiegare cosa debba essere considerato traumatico e come sia importante riconoscerne la loro attivazione all'interno della relazione psicoterapeutica (Liotti & Monticelli, 2008).
Antonio Onofri discuterà come Giovanni Liotti abbia avuto un ruolo importante nella ricerca e nella clinica del trauma e della dissociazione, riprendendo alcuni passaggi importanti che sono riassunti nel libro dal titolo "Conversazioni con Gianni Liotti su trauma e dissociazione".
Giovedì 7 Dicembre ore 19.00
"IL MODELLO NEO-JACKSONIANO DELLA PSICOPATOLOGIA E I SUOI RISVOLTI CLINICI"
con Maurizio Ceccarelli
Più di 50 anni lo psichiatra francese Henri Ey sviluppò la sua teoria organodinamica delle funzioni mentali e della coscienza. Basandosi sulla concezione jacksoniana di funzionamento del cervello, l'autore integrò la teoria janetiana e le idee di Bergson nel suo modello di lettura della psicopatologia.
Nel suo lavoro Enry Ey ha cercato di superare i limiti di un dualismo cartesiano insito nelle discipline psichiatriche, cercando di trattare come unità inseparabile il corpo e la mente.
Due aspetti della teoria organodinamica sono stati considerati importanti dagli autori italiani che hanno studiato Enri Ey: a) la concezione evolutiva dello sviluppo della mente e la visione "gerarchico-dinamica" delle funzioni mentali; b) la funzione integrativa della mente e il ruolo della coscienza come vertice dell'integrazione (c) la psicopatologia come espressione della disintegrazione della mente (Farina et al., 2005).
Nel suo intervento Maurizio Ceccarelli discuterà il modello neo-jacksoniano della psicopatologia e le sue implicazioni cliniche.
La partecipazione agli eventi è gratuita e aperta a tutti
Per ottenere il link di partecipazione occorre compilare il seguente modulo
entro le ore 12.00 del giorno dell'incontro:
Modulo Iscrizione alle Giornate AISTED "Conversazioni sul Trauma e sulla Dissociazione"
