Ucraina
Come Associazione AISTED ci stiamo interrogando sull'impatto emotivo di questa guerra, sulla stanchezza di questa ulteriore fase emergenziale e sull'urgenza di esprimere come esperti di trauma la nostra partecipazione emotiva agli eventi che si stanno verificando in Ucraina.
Come Direttivo AISTED e Associazione sensibile agli effetti devastanti di questi tipo di trauma collettivo sulla salute psichica ed emotiva di intere popolazioni, sottoscriviamo il Comunicato ufficiale dell'ESTD, nostra appartenenza in Europa, sperando vivamente in una risoluzione rapida dei conflitti attraverso il ripristino del dialogo e della negoziazione.
Di seguito traduzione del testo integrale:
"Per poco più di una settimana siamo stati bombardati da informazioni sull'invasione russa dell'Ucraina. Una guerra in Europa.
I racconti delle vittime di questa violenza, le immagini, i video, ci ricordano che la sicurezza e la pace sono fragili e non si acquisiscono mai definitivamente. Molti ricordano le antiche paure della Guerra Fredda e i momenti peggiori della dominazione sovietica nei paesi dell'Est. Le storie dei nostri genitori, nonni o bisnonni che hanno descritto gli orrori della seconda guerra mondiale e che pensavamo appartenessero a un'epoca passata, ora sembrano far parte di una realtà possibile.
Come Associazione che rappresenta centinaia di professionisti che lavorano con persone traumatizzate in oltre trenta paesi europei, siamo molto preoccupati per la realtà dei nostri fratelli e sorelle ucraini. La violenza dei combattimenti sembra aumentare di giorno in giorno, le zone residenziali vengono bombardate e molti civili vengono smascherati. Molte persone moriranno e molte persone svilupperanno disturbi post-traumatici. Gli individui, le famiglie e la società civile nel suo insieme saranno profondamente colpiti e ci vorranno anni per riprendersi dalla guerra.
Siamo anche molto preoccupati per la salute mentale di questi (molto) giovani soldati russi inviati al fronte. Non sono preparati ad affrontare gli orrori a cui partecipano. Alcuni sono già morti, altri moriranno e altri non si riprenderanno mai.
In generale, condanniamo fermamente l'uso della forza per costringere individui o intere popolazioni ad aderire ad un sistema, un'ideologia, una cultura o una nazione. Siamo convinti che le diverse nazioni che popolano il continente europeo possano vivere in pace e prosperare a condizione che le specificità di ciascuna siano rispettate e che la comunicazione e gli scambi tra i singoli europei siano mantenuti e incoraggiati. Pertanto esortiamo i nostri leader a mantenere la comunicazione, negoziare e lavorare instancabilmente per trovare soluzioni per la pace.
Crediamo inoltre che questa guerra sia una manifestazione della dissociazione che l'Europa ha subìto dalla fine della seconda guerra mondiale, con la creazione della Cortina di ferro tra Oriente e Occidente. L'attuale conflitto sembra il tragico ultimo atto di un vecchio nostalgico appartenente ad un mondo passato, che sta cercando di pareggiare i conti prima di andarsene. Crediamo che la stragrande maggioranza dei cittadini europei, in Oriente e in Occidente, non voglia una guerra, né il ripristino di una cortina di ferro. Come associazione europea, sosteniamo la visione di un'Europa unita, dove i paesi dell'Est e dell'Ovest potranno determinarsi cooperando su progetti e un destino comune.
Ci auguriamo con tutto il cuore una rapida risoluzione di questo conflitto e ci mettiamo a disposizione di tutti i colleghi, in qualsiasi Paese d'Europa, che potrebbero aver bisogno di risorse per comunicare informazioni utili o per dare seguito alle numerose vittime della guerra.
Raphael Gazon, Psicologo Clinico, presidente dell'ESTD
Claire Harrisson-Breed, Psicoterapeuta dell'infanzia e dell'adulto
Dott.ssa Desiree Tijdink, psichiatra, M.D.
Maria Paola Boldrini, Psicologa Clinica
Dr Ellen K. K. Jepsen, psichiatra, MD, PhD
Prof. Igor Pietkiewicz Ph.D.
Dott.ssa Anca Sabau, Psichiatra, M.D.
Suzana Guedes, Psicologa Clinica, PhD
Lise Møller, Psicologa Clinica, PhD
ASSOCIAZIONE AISTED - Consiglio Direttivo
Giovanni Tagliavini, Presidente, Psichiatra Psicoterapeuta
Paola Bertulli, Vice Presidente, Psicologa Psicoterapeuta
Camilla Marzocchi, Segretario generale, Psicologa Psicoterapeuta
Paolo Ricci, Referente Ricerca, Psicologo Psicoterapeuta
Monica Romei, Referente Forense, Psicologa Psicoterapeuta
Elena Simonetta, Referente Infanzia, Psicologa Psicoterapeuta
Ilaria Vannucci, Referente SSN, Psichiatra Psicoterapeuta